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sabato 11 dicembre 2010

Lungo sonno d'inizio estate


Tutto questo per una corsa d'inizio estate.
Corsa verso casa. Sudore e la sete di prima
quando bevvi a lungo la fredda acqua
ed ora mi accingo a riposare le membra con un sorriso.

giovedì 25 novembre 2010

martedì 23 novembre 2010

Navale

Cessata la battaglia.
Non rimangono che chiglia emergenti
tra alberi spezzati e detriti.
E il rosso e l'azzurro salato
che fusi divengono spargimento di petali di rosa
a salutar chi è già lontano in fondo al mare.

lunedì 15 novembre 2010

SEGNI DEL TEMPO

Mai avrebbero pensato di finire così quei battelli
fuori dalle rotte, sbalzati via dall'acqua
relegati oltre una rete a farsi corrodere dal tempo
e dalle serpi vegetali che salgono lentamente furiose
a rovistare tra gli anfratti l'appiglio della dissoluzione.

venerdì 5 novembre 2010

Poeti e clochards


Immaginare i poeti
le loro carezze
i loro versi
i loro vocaboli
ritrovati o inventati
Immaginare le loro vite spericolate
piene di fascino
e vederli vivere d'espedienti
tra un verso e l'altro.


L'Assenzio dipinto di DEGAS

giovedì 28 ottobre 2010

SCRIVO, NON SCRIVO



Non scrivo di mari fermi.
Scrivo del silenzio perché può muovere le anime.
Si può scrivere del freddo, del calore.
Dipende da quanto mare t'inonda.

sabato 2 ottobre 2010

UOMINI IN ATTESA


Come carciofi rinsecchiti
rimasti in attesa di pronte femmine
che dovevano passare per quel balcone
d'un chiuso vicolo d'amore.


Immagine di Francesca Romana Cenciarini

LA TERZA BANDIERA


Dalle altre in fuga
attratta s'avvicina
la nube alle gialle e rosse
bandiere sfilacciate.

Si pone controvento. Ci prova.
S'affanna tra suoi vapori nel tentativo.
Ma ci riesce, tronfia,
esagerando sempre nella forma.

CIELOMARECOSTA


Discesa terrificante del grigio uomo-aquila
che prosciugando l'energia dei temporali attacca,
in preda a smanie imperatrici, la costa
che debolmente prova a risvegliarsi,
accesi i cerini contro quel volo nefasto.
Il mare s'agita per mostrarsi pronto alla difesa più aspra...


P.S. Commento all'immagine della fotografa Francesca Romana Cenciarini.

mercoledì 15 settembre 2010


SONO FERMO

Sono fermo.
Steso a galleggiare come fanno i vivi.
Ma pieno mi sento.
E lo sguardo nell'incanto dilata quella luce
come un vaso appoggiato
al limite di quella tavola di mare
a rischiarare l'ombra che oscuro.


Immagine di Sigismondo Gaetani

sabato 14 agosto 2010

Solegiove

Con le sembianze e i colori di Giove
dall'aureola sfumata
e lo sguardo sorpreso a guardare noi
a bocca aperta su quello scoglio,
scoglio a frangere il mare sereno
e a ricordare il sole che imperò tutto il dì.

Fotografia di Sigismondo Gaetani

sabato 31 luglio 2010

Concerto con gabbiani



Sembrava che il tempo a quelle note si fosse arrestato.
I gabbiani fermi in un volo contrastato da pioggia a vento
seppur tutto addolcito da incisione lieve, mai eccessiva,
come il segnale delle onde mai aspre,
compagnia basculante delle imbarcazioni.
E noi riparati spettatori distratti ed attenti
in quel porto a schivare quel dolce-mal tempo
e a godere lo spettacolo di suggestione inaspettata.

giovedì 8 luglio 2010

Sigismondo e le sue nuvole

La torre dei Guelfi
come scala spinta dall'artificio
e Sigismondo che da solo si ritrae
con una bandiera sull'asta a bucare
quelle sue nuvole...

sabato 3 luglio 2010

SONO SETTIMANE


Sono settimane
che guardo quell'ulivo nano
già compresso dal vaso-gabbia
le cui radici piu' sanno ricercare
acqua ed alimenti.
In tale dimenticanza esse si ritirano, seccate,
come fanno rami e foglie
dalla sfida all'arido sole
nemico ed ultimo amico rimasto.
Non chiedevo la cura di una foresta
ma di quel verde essere inerme
che ti donai in un giorno di festa.

venerdì 28 maggio 2010

AFORISMA

SE NON VI E' DOLO, CHI S'AFFANNA NELLA RICERCA DELLE COLPE, SENZA CERCARE SOLUZIONI E' PIU' COLPEVOLE DELL'EVENTUALE COLPEVOLE.

(Mia)


mercoledì 26 maggio 2010

AFORISMA

ANCHE IL GIORNO PIU' DURO DURA 24 ORE

FINGERE UN GIOCO

Giocare con il silenzio dei tuoi modi
con quel sorriso dietro una ciocca di capelli
con quell’attimo d’imbarazzo
per uno sguardo un po’ più profondo
e con la tua mano tesa verso la mia
già pronta alla fuga.


28 luglio 1988

LA CORSA

Retta dalla ringhiera
che divide gli spalti dalla pista
aveva in mano
un biglietto accartocciato.

Tutto aveva scommesso
su quel cavallo
che l’aveva tradita.

La corsa era finita
ma da molti anni ormai.


30 ottobre 1987

RIDERE DI LEI - FOOLING HER AROUND


Non ridere di lei
ma ascolta le sillabe
che a fatica
ella porge
nella speranza
d’esser capita.

Solo stringendole la mano
diverranno parole
e poi ancora frasi di un dialogo.

Un giorno riderai di te
che ridevi di lei


9 giugno 1987


FOOLING HER AROUND

Do not fool her around
but listen to the syllables
with difficulty
she presents
in hope
of being understood.

Just shaking hands
words become
and again phrases in dialogue.

One day you will fool
who fooled her around.

June,9th 1987

LA BAMBINA DEI GIGLI

Una mano poggiata alla parete di legno,
i piedi scalzi
uno col tallone sull’altro,
vestita da un grembiule con colletto di pizzo
e da uno sguardo stancamente curioso
per i ricchi visitatori
che la osservano
come eccitati.
La bambina,
tra i neri capelli
casualmente ordinati,
aveva due gigli
e con essi splendeva.


8 aprile 1987

ANGOLO DI PAGINA BIANCO


Macchierò questo angolo di pagina bianco
ma non come quel posto a tavola
che vuoto per il forfait di un invitato
fu colmato
all’ultimo momento
da chi, felice di far parte del gruppo,
mai saprà
d’aver salvato soltanto
la regolarità di una simmetria.


11 marzo 1987

GUARDANDO NEL BUIO (DALLA BILANCIA)

La bilancia
era come una barca
in preda ai venti.
Dal molo si protendeva nel buio
verso l’illuminata costa
che orfana di luna
come sospesa nell’immenso cielo
tentava messaggi di luci
vinti da onde alte.


27 agosto 1986

FORSE BANALE


Uno più uno
per molti
forse banale.
Io vedo l’immenso.


5 ottobre 1985

MAESTRO IN SCARABOCCHI

Tutti hanno un mestiere.
Io sono un maestro di scarabocchi.
Vuoi che te ne insegni qualcuno?
Con poche lezioni potrai capire
quando grande è il mio soffrire.


23 gennaio 1981

La Natura - Nature


Sorveglia i lenti respiri
della terra,
osserva il vento e le musiche
che inventa,
tra le erbe verdi o mature,
poi seziona le giornate
in frazioni, attimi,
tornando ai primordi
e lascia scorrere le immagini
a svelare i segreti,
scagionando i ritardi.


29 maggio 1998


NATURE

Watch the slow breaths
of the earth,
observes the wind and the music
that invents
trough the grass, green or ripe,
then dissects days
in sections, moments,
back to the origin,
and leaves through the images
to reveal secrets,
exculpating delays.

PARIETARIA

Il vento gelido
la accarezza,
e intanto riduce in detriti
i muri.
Dappertutto la trovi
Parietaria
più dell’edera
invade e controlla.
Noi
rimaniamo per poco
nei luoghi dove
quieta e all’apparenza schiva
suo impero coltiva.


23 giugno 1997

AUTOSPETTATRICE


Fragile battito
di piume
vuole aria
per essere.
Scorgi i momenti
nella quiete
muta, rapite le corde,
ingoi a stento
volo a ritroso
quasi a soffocare.
Rintoccano campane.
Assisti abbagliata
l'eclisse allo specchio.

23 giugno 1997

Poeta minimo

Potessi
trasferire il pensiero
sull’inchiostro
simultaneamente
sarei Poeta.

Invece, di notte
spazzo e raduno
i detriti,
le macerie,
per non buttare tutto.


15 giugno 1997

ANORESSIA D’AMORE


Fragile il silenzio:
il rumore è brivido,
il letto è finzione,
l’insonnia è condanna.


ANOREXIA OF LOVE

Fragile Silence:
the noise is thrilling,
the bed is fiction,
insomnia is a sentence.


ANOREXIA DE AMOR

Frágil silencio:
el ruido es emocionante,
la cama es una ficción,
el insomnio es una condena.

8 giugno 1997

Prova di Volo

A terra sospesa
uno per ala
occhi di pernice
su azzurro intenso
di ocra adorno
ciglia batte
a prova
poi,
dolce scatto improvviso,
parte a confondersi
tra felci e castagni.


11 maggio 1997

NUDA DA BRIVIDI



Scossa da brividi
rimane ferma
attenta ai movimenti
che la tratteggiano
e che scoprono come non mai
il nudo più intimo
in un chiaro scuro
mai così mondo
mai così livido.

Verso


Le sorprese non scendono come manna.
Si va incontro alle sorprese.
Verso.
Fermi ad un lato del quadro
si vedono quelle
che arrivano ad altri.

AFORISMA

ALLA PRECISIONE IMMAGINATA SI PREFERISCA IL DISORDINE VISSUTO.
(mia)

venerdì 21 maggio 2010

Fuga - 风雅


FUGA

Certe montagne sono muri alti
ed in cima ai quali,
come vipere,
vetri di bottiglia ad offendere
e sfregiare la fuga...

Eva Maxima, opera di Paolo Consorti.

有的山高壁
和顶部,
作为加法器,
玻璃瓶得罪
疤痕和飞行...

伊娃由Paolo Consorti千里马。